Teatro Gioco Vita nasce nel 1971 dall’esperienza dell’animazione teatrale e da subito si caratterizza per il suo modo peculiare di fare, di intendere e di vivere il teatro, grazie al quale ha saputo dare un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi in Italia.
Teatro Gioco Vita incontra il teatro d’ombre alla fine degli anni Settanta. Dal suo operare con coerenza e coscienza professionale, e anche grazie al contributo di collaboratori esterni, ha maturato un’esperienza unica nel suo genere che gli è valsa riconoscimenti e prestigiose collaborazioni in Italia e all’estero.
Teatro Gioco Vita affianca l’attività sul territorio di Piacenza e provincia ad una dimensione sempre più internazionale che ha portato i suoi spettacoli di teatro d’ombre ad essere rappresentati in ogni parte del mondo.
Tratto dall’opera di Max Velthuijs
Candido e ingenuo, Ranocchio guarda il mondo con gli occhi sempre aperti, anzi, spalancati. Tutto intorno a sé lo sorprende, lo riempie di stupore, lo incuriosisce. Ranocchio ha tanti amici: Anatra, una dolce e amorevole compagna di giochi; Porcellino, un placido amante della casa e della buona cucina; Lepre, un intellettuale che ha sempre una risposta a tutto e Topo, un avventuriero tanto intraprendente quanto generoso. Insieme affrontano le grandi domande che i piccoli drammi di ogni giorno pongono loro. A tutti questi dilemmi esistenziali Ranocchio e i suoi amici riescono sempre a trovare una risposta positiva. Queste piccole storie dal cuore grande sono tratte dai libri illustrati di Max Velthuijs, uno dei più celebrati autori e illustratori per l’infanzia al mondo.
Foto di Mauro Del Papa
Adattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchi
Regia Fabrizio Montecchi
Scene Nicoletta Garioni
Sagome Federica Ferrari (tratte dai disegni di Max Velthuijs)
Musiche Michele Fedrigotti
Costumi Sara Bartesaghi Gallo
Tratto dall’opera di Catherine Pineur
Chi è quel buffo strano uccello? Da dove viene? Dice di chiamarsi Alfredo e ha una piccola sedia, che porta sempre con sé. Altro di lui non si sa. Di Sonia invece, si sa che vive sola in una casa in fondo al bosco e che non ama allontanarsi dal suo piccolo regno. Finché, un giorno… Sonia e Alfredo racconta una storia semplice di amicizia e solidarietà. Parla di quel che succede quando si sperimentano l’esclusione e la solitudine; di quando si ha la calorosa sensazione di aver trovato una nuova casa o un amico; di cosa si prova quando si trova il coraggio di affrontare esperienze sconosciute per il bene di qualcun altro.
Foto di Serena Groppelli
Adattamento teatrale Enrica Carini, Fabrizio Montecchi
Regia e scene Fabrizio Montecchi
Aiuto regia Tiziano Ferrari
Sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari (dai disegni di Catherine Pineur)
Musiche Paolo Codognola
Costumi Rosa Mariotti
Disegno luci Anna Adorno
Uno spettacolo delicato e poetico che affronta due importanti temi: il mistero della nascita e l'assenza che porta la morte. Per entrambi i nostri protagonisti l’infinità del cielo sembra essere l’unico luogo in cui le loro domande possono essere soddisfatte, per poi accorgersi, alla fine del loro cercare, che è sulla terra, vicino a loro, che si trova la risposta.
produzione Teatro Gioco Vita
età consigliata dai 3 anni
genere Teatro d’ombre, d’attore e danza
In scena un’attrice e un attore ci conducono in una Russia dall’atmosfera incantata dove, tra boschi innevati e lande ghiacciate, Feo e sua madre raccolgono e curano i lupi abbandonati, rieducandoli al coraggio, alla caccia e alla lotta. Questa è la loro vita, finché un giorno l’equilibrio si spezza e tutto il mondo di Feo sembra crollare.
Non le resta che fuggire, ma per fortuna non è sola, con lei ci sono i suoi lupi: Bianca, Nero e Grigia, i tre animali che la bambina ha salvato e rieducato alla vita selvaggia.
produzione Teatro Gioco Vita
età consigliata dai 6 anni
genere Teatro d'ombre e attore