Abitare la terra è un’azione teatrale itinerante per piccoli gruppi di spettatori / pellegrini che si mettono in cammino disposti ad accettare la disciplina del silenzio, secondo una pratica messa a punto nel teatro delle sorgenti da Jerzy Grotowski, al fine di ottenere una mente calma e una buona disponibilità all’ascolto: della terra, dei viventi e della luce. Il silenzio come dono reciproco, in una solitudine condivisa.
Nelle soste del cammino risuonano i pensieri di autori che hanno messo a fuoco aspetti singolari del nostro rapporto con il pianeta e con la nostra memoria. Tutti camminatori appassionati, che coltivano l’esercizio dello spirito con la fatica del corpo. O estremi, come il regista Werner Herzog che ha raggiunto Parigi a piedi d’inverno, partendo da Monaco di Baviera, nell’assoluta fiducia che solo così facendo avrebbe salvato da morte sicura un’amica ammalata. Come Antonio Moresco, fondatore della repubblica nomade – cittadini che fanno lunghi viaggi a piedi allo scopo di promuovere temi d’importanza civile – che nei suoi libri recenti solleva il tema dell’estinzione di specie. Come lo scrittore W.G.Sebald, che scorge nel cammino la porosità del confine fra mondo dei vivi e mondo dei morti, e muovendo dalla descrizione del culto tributato ai defunti in Corsica, trapassa dalla cronaca all’apocalissi e alla tragedia, imboccando vie misteriche stregonesche e popolari.
“Tre ore di piacere silenzio ascolto e pura fatica”.
di e con Silvio Castiglioni
installazioni Georgia Galanti
consulenza Roberto Mancini
produzione Celesterosa associazione culturale
in collaborazione con Lupus in Fabula
con il contributo di Regione Emilia-Romagna