Un balletto intramontabile, in cui partecipare a una storia di contrasti, il bene e il male, il bianco e il nero, il fascino di un ruolo protagonista sdoppiato in due identità, la nostalgica Odette, il cigno bianco sotto incantesimo, e la perfida Odile, il cigno nero. Un viaggio che parte dalla iconica versione di Petipa-Ivanov del 1895 per approdare alle tante rivisitazioni contemporanee, da Matthew Bourne con i suoi cigni maschi, a Mats Ek con il suo affondo nella complessità delle dinamiche familiari, da Dada Masilo con i suoi ritmi africani all’ultima rilettura di Angelin Preljocaj.
relatrice Francesca Pedroni
in foto: Il lago dei Cigni, Matthew Bourne