Sessanta anni fa era “il Vajont” – disastro per chi l’aveva provocato, strage senza giustizia per chi l’aveva subita, tragedia per tutti, 2000 morti per l’avidità, l’arroganza, la stupidità di chi aveva costruito quella diga indifferente alla montagna, alla natura che ammoniva: abbi cura di me, se vuoi avere cura di te!
Ancora oggi chiamiamo “disastri idrogeologici” – alluvioni, siccità, crisi climatica – quei disastri industriali provocati dall’incuria, dalla cementificazione selvaggia, dall’occupazione e dall’abuso di tutto ciò che la natura ci dona: aria, acqua, terra e casa.
Marco Paolini è un attore e un cittadino; molti lo conoscono per quell’orazione civile, Il racconto del Vajont, che fece finalmente chiarezza su quanto accaduto il 9 ottobre 1963.
60 anni dopo, VajontS sarà quel racconto moltiplicato per tutti i teatri, le compagnie, gli attori italiani che hanno accettato la straordinaria proposta di Paolini, di portare in scena tutti insieme il 9 ottobre 2023 una versione corale e popolare di quel pezzo di storia italiana.
Tanti quanti saranno i cori, non di attori ma di cittadini di tutte le età, che mescolano il racconto del Vajont al loro, perché sentono il peso e il valore di una responsabilità, non solo storica, ma tesa al futuro. Raccontare 60 anni dopo il Vajont e unirlo alle nostre storie è un atto vitale: di fronte alla crisi climatica e civile, non siamo soli, possiamo essere insieme, allearci alla scienza, ragionare, influire.
Vajont 23 è un progetto di Marco Paolini per La Fabbrica del Mondo realizzato da Jolefilm in collaborazione con Fondazione Vajont
Come ATER abbiamo deciso di rispondere alla chiamata di Marco Paolini insieme a tre teatri del Circuito - il Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno, il Teatro Troisi di Nonantola e il Cinema Teatro Mac Mazzieri di Pavullo nel Frignano - e tre progetti diversi:
a Casalecchio di Reno: lunedì 9 ottobre, ore 21.15
Narrazione per coro popolare
una produzione Istituto Tecnico Salvemini / Laboratori teatrali
dattamento e regia di Massimiliano Briarava
dal testo curato da Marco Paolini in collaborazione con Marco Martinelli
on la partecipazione di 33 cittadini, studenti e docenti dell’ITE Gaetano Salvemini
Per informazioni: info@teatrocasalecchio.it - 051 573557
Quello del Vajont è un racconto severo, che costringe finalmente l’uomo a patteggiare con la natura, e che a Casalecchio di Reno risuona, si incontra e si scontra con la nostra storia personale. Una storia diversa: di cittadina cresciuta su un fiume amico, su una Chiusa antica, che si sono accordati per donare il bene più prezioso: l’acqua. Una storia simile: di una ferita mai rimarginata, di uno stato assente di fronte a una strage chiamata “incidente”, come quella del Salvemini, del 6 dicembre 1990. Ed è proprio ai laboratori teatrali dell’Istituto tecnico Salvemini, guidati da Massimiliano Briarava, che ATER Fondazione ha affidato il compito di raccogliere un coro popolare e ricostruire il nostro VajontS.
a Nonantola: lunedì 9 ottobre, ore 21
Un racconto, cento racconti di acqua e di futuro
messa in scena di Marco Cantori
con Alberto Rabboni, Anna Pettazzoni, Chiara Sassi, Daniela Cavani, Deborah Di Giorgio, Deanna Mantovani, Fabio Galletti, Fabio Palma, Flavia Rossi, Francesco Malaguti, Leonardo Tassinari, Marcello Setti, Marco Bertelli, Maria Luisa Tarozzi, Mina Larocca, Myriam Isabel Boetti, Olivia Savigni, Sandra Bellei, Sabrina Bernabiti, Silvana Viola, Stefania Pareschi
ambienti sonori Marco Civinga Bertelli
Il Teatro Troisi di Nonantola con la regia di Marco Cantori ha sviluppato una lettura partecipata che ha coinvolto tante persone che partecipano regolarmente alla vita del teatro. Una sorta di “parete” di lettori per un monologo a più voci in cui il recitato si alternerà a momenti musicali, ritmici-corali e di azione fisica.
Per informazioni: teatrotroisinonantola@ater.emr.it
a Pavullo nel Frignano: lunedì 9 ottobre, dalle 9 per tutto il giorno
messa in scena a cura di Teatro dei Venti
in collaborazione con Istituto Cavazzi
Il Cinema Teatro Mac Mazzie insieme al Teatro dei Venti hanno coinvolto gli studenti e le studentesse dell'Istituto Cavazzi per l'elaborazione di uno spettacolo itinerante al Parco Ducale come esito di un laboratorio svolto tra settembre e ottobre.
Il lavoro è ispirato dal tema dell’accqua, in tutte le sue forme e declinazioni. Il suo essere assente, il suo strabordare, i suoi stati, i suoi significati.
All'esito di laboratorio il pubblico potrà assistere in cuffia con repliche alle ore 15 e alle ore 17.
Per informazioni: info@cinemateatromacmazzieri.it