Prova aperta al pubblico al termine della residenza
Cosa vuol dire iniziare una ricerca formale tramite il corpo? Vuol dire trovare un linguaggio che trasli le regole del gioco della vita in una composizione coreografica ed esistenziale.
L’azione, intesa come gesto, movimento, danza, rivela le possibilità nascoste che circondano il corpo e che attendono solo di essere manifestate.
E cos’è la danza allora, se non l’azione massima che rende il corpo libero da ogni vincolo e che riesce ad instaurare una relazione diretta col mondo che ci circonda?
Il lavoro del corpo risiede nella sua capacità di far emergere questo potenziale. Di portare, con la sua presenza e la sua azione, la fiamma di una forza che lo trascende, che arriva, vive e va.
ingresso a contributo libero - prenotazione obbligatoria
https://www.arboreto.org/
progetto, coreografia, danza Stefania Tansini
luci Matteo Crespi
suono Claudio Tortorici
management e distribuzione Domenico Garofalo
Produzione Stefania Tansini; con il sostegno di Nanou Associazione Culturale, Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale), Teatro Petrella di Longiano; con il supporto di DNAppunti coreografici 2020
Progetto selezionato da DNAppunti coreografici 2020
Progetto di sostegno per giovani coreografi e coreografe under 35, promosso e sostenuto da Centro Nazionale di produzione Firenze - Compagnia Virgilio Sieni, Operaestate Festival/CSC Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto - Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia Romagna, Fondazione Romaeuropa, Gender Bender Festival di Bologna e Triennale Milano Teatro