“Credo che il lavoro dovrebbe chiamarsi In a landscape: vorrei rubare questo titolo al brano omonimo di John Cage e vorrei anche utilizzarlo in scena. Credo che il brano possieda l’atmosfera giusta. Composto nel 1948, per piano o per arpa to sober and quiet the mind, thus rendering it susceptible to divine influences.
Con il Collettivo Cinetico ci siamo allenati ad una nuova pratica. Come nei miei altri lavori c’è sempre qualcosa di leggero e misterioso nell’ostinazione della ripetizione, qualcosa che sembra avere un’energia opposta rispetto alla pazienza, alla fatica e all’ostinazione dell’azione che stanno compiendo. Ma questa volta mi sembra di riuscire a vedere anche dell’altro. Mi sembrano delle figure tutte tese verso ciò che pare somigliare ad un sentimento di serena determinazione che tende ad una sparizione: un’estinzione volontaria del soggetto. Un atto d’amore estremo. La scelta di una dipartita definitiva. Ma ammetto che il mio sguardo non sia oggettivo.”
Alessandro Sciarroni
Coreografia e regia: Alessandro Sciarroni
Luci: Alessandro Sciarroni
Musica: John Cage, Stefano Sardi
Abiti: Ettore Lombardi
Durata: 35 minuti