Lo spettacolo combina tre diversi generi: il Teatro dei burattini, l’antica arte dei Cantastorie e la Giocoleria. L’ironia e la comicità spontanea sono costanti che riescono ad amalgamare differenti situazioni e a scandire lo spettacolo. L’opera di Apuleio, conosciuta a tutti come “L’asino d’oro”, è la fonte d’ispirazione delle avventure del burattino Fagiolino. La storia è raccontata da due strampalati personaggi: Zambutèn – burbero venditore ciarlatano di unguenti e rimedi truffaldini – e Verruca, la sua spalla. La scenografia ricorda un decadente circo ottocentesco di guitti e saltimbanco.
La terribile maga Saturnina trasforma Fagiolino da burattino ad asino. Questo, disperato, chiede aiuto al Mago Ermete Trismegisto che però, senza pietà, lo manda all’inferno dove si troverà ad affrontare Caronte e Cerbero, il cane a tre teste. Grazie all’intervento della Dea Venere la situazione si risolverà nel migliore dei modi.
regia Renato Bandoli
in scena Mauro Monticelli e Gianluca Palma
testo Francesco Niccolini, Mauro Monticelli
scena, costumi e pupazzi Arianna Maritan, Michela Bellagamba
luci e tecnica Andrea Monticelli
si ringrazia “Filodrammatici” di Piacenza, Teatro Petrella di Longiano, Teatro Comunale di Russi
età: dai 4 anni