Una fiaba pop-up, un abito storia, una casa di bambola. Una casa di che si apre e sisnoda tra scale, porte e stanze in un’avventura dove irumori nascosti, gli scricchiolii, le porte che cigolano generano suoni, evocano immagini, spingono la mente della protagonista a combattere creature paurose e mitiche, prima informi e poi sempre più concrete, prendendo connotazioni lupesche, animale stereotipo delle paure notturne. Quando qualcuno le sa ascoltare e sentire così bene riesce anche a farle diventare vere…o forse lo sono da sempre. Lucia è una bambinate che vive in una grande casa dove si ritrova spesso a giocare da sola, una situazione che spesso i piccoli conoscono bene. Camminando tra queste stanze i pensieri prendono forma e lei cerca di raccontare le sue preoccupazioni ad una famiglia che troppo spesso è occupata in altre faccende. Lucia vive la sua avventura scoprendo che le sue paure, i rumori sinistri di quella casa possono, per strane casualità essere generati da lei stessa che scoprendo alcuni trucchi e conoscendo bene quel tipo di paura diventa l’eroe che fa scappare gli incubi. Ispirato al libro Lupi nei muri di Neil Gaiman la fiaba rappresentata prende una sua autonomia soprattutto nel finale dove la rivalsa del protagonista è autonoma e onirica e i lupi come le paure vengono cacciati non dalla violenza ma dalla presa di coscienza delle proprie forze. Un’avventura dentro i muri domestici un luogo diventato anche troppo familiare in questi tempi.
Età: dai 5 anni
un progetto di Emanuela Dall’Aglio
con Emanuela Dall’Aglio, Riccardo Paltenghi
regia di Emanuela Dall’Aglio
paesaggi sonori e luci Mirto Baliani
costruzioni Emanuela Dall’Aglio, Michele Columna, Veronica Pastorino
collaborazione artistica Veronica Pastorino
direzione di produzione Franco Spadavecchia
una coproduzione Teatro del Buratto, CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia