Piccolo Sushi è la storia di un ragazzino che cerca sé stesso e il suo posto nel mondo.
In un angolo sperduto del Giappone, si ritrova, senza volerlo, schiacciato dalle tradizioni e dalle aspettative della sua famiglia, quelle di portare avanti l’attività ereditata, ovvero la vendita del pesce da strada. Ma Sushi, pur mettendocela tutta, non riesce proprio perché i suoi occhi immaginano, le sue mani creano e la sua mente viaggia lontano. Solo una voce lo guida nel suo percorso, una voce familiare fatta di insegnamenti preziosi, gli haiku, che affondano le radici nella cultura giapponese e brillano come stelle per rincuorarlo e indicargli la via. Si disegna così un mondo che vive di suoni evocati, di desideri portati dal vento, di contrapposizioni e sogni che prendono corpo davanti ai nostri occhi meravigliati.
Il protagonista di questa nostra storia, cerca la sua strada, ci racconta il conflitto che ognuno ed ognuna di noi, prima o poi, si trova a dover affrontare, in bilico tra le aspettative della società in cui viviamo e i desideri profondi che ci abitano. Gli spettatori a cui questo lavoro è dedicato, possono immedesimarsi nel nostro Sushi, possono sentirlo vicino, come tutte quelle cose a cui sentiamo di appartenere.
Piccolo Sushi è un inno alla rinascita, alla caparbietà di seguire i propri desideri e le proprie pulsioni, qualsiasi forma e sostanza esse abbiano. Uno spettacolo che indaga con delicatezza il tema della propria realizzazione e dell’identità, che può aiutare bambini e adolescenti bruchi a mettersi in gioco e a rialzarsi.
Michela Marrazzi, utilizza una tecnica di animazione molto particolare, una marionetta ibrida a taglia umana manipolata attraverso l’utilizzo della bocca. Un lavoro di estrema precisione che rende ancora più magica la presenza scenica di Sushi. La scena e gli oggetti di cui si compone, evocano un Giappone senza tempo, dove confluiscono elementi della tradizione nipponica ed altri ispirati al mondo immaginifico di Miyazaki: entrambi, oggi come non mai, continuano a esercitare il loro fascino sulle nuove generazioni e non solo.
Età: dai 6 anni
uno spettacolo di Tonio De Nitto
da un’idea di Michela Marrazzi
con Michela Marrazzi
drammaturgia e regia Tonio De Nitto
puppet Michela Marrazzi
tecnica e cura dell’animazione Nadia Milani
scene Iole Cilento e Porziana Catalano
musiche originali Paolo Coletta
voice over Mitsuko Morita
luci Davide Arsenio
costumi Lapi Lou
tecnico Marco Oliani
cura della produzione Claudia Zeppi
produzione Factory compagnia transadriatica - Fondazione Sipario Toscana