Il virtuosismo magico di Toti Scialoja (1914-1998), maestro non solo di immagini, ma anche di parole, è alla base di questa nuova creazione dedicata all’infanzia firmata dalla Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto. In scena ci sono due giovani interpreti: una danzatrice e un baritono che utilizzano le brevi poesie di Scialoja estratte dalla raccolta La mela di Amleto in cui, brevi “haiku” diventano risuonatori di immagini e suoni, capaci di evocare strani mix tra esseri zoomorfi e antropomorfi, portatori di una musicalità che mescola poesia e filastrocca in cui straordinario e spaventoso di danno la mano.
Età: dai 5 anni
regia e coreografia Francesca Lattuada
resti Toti Scialoja (tratti da La mela di Amleto)
musica The Klezmorin, Gustav Mahler, Dean Martin, Clara Rockmore
maschere e oggetti Natali Fortier
assistente alla coreografia Giuseppe Calanni
interpreti Vittoria Franchina, Piersilvio De Santis
produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
in coproduzione con Centro Teatrale Bresciano, Centro Servizi Culturali Santa Chiara