Lo spettacolo trae spunto dalla fiaba dello scrittore russo Afanasiev, in cui una bambina di nome Vassilissa riceve in dono da sua madre una bambolina che le somiglia in tutto e che la aiuterà ad affrontare la temibile Baba Jaga. In scena, a narrare la storia è una sarta seduta su una sedia, che utilizza oggetti quotidiani. I vari oggetti sono maneggiati in modo tale da trasformarsi continuamente e da creare atmosfere e suggestioni sempre diverse. Ad esempio, un telaio trasporta lo spettatore dalla casa della strega al fitto del bosco. Diventa ora letto, ora tavolo, steccato, macchina da cucire. Nello svolgersi della storia, si incontrano vari personaggi che prendono vita grazie ad una sola attrice e molta fantasia. Ad un tratto, per esempio, anche una vecchia scarpa diverrà un personaggio che parla a suon di colpi di suola. Molta attenzione viene posta sul rapporto che Vassilissa ha con la sua bambolina, espressione della parte più intima e istintuale dei bambini, che alla fine permette loro di crescere.
liberamente tratto da Alexandr Nikolaevic Afanasiev
di e con Ilaria Gelmi
produzione Teatro Evento
tecniche: teatro di narrazione e di figura
età: dai 3 anni