Gli autori, alimentati dalle immagini ricche di suggestioni di Chagall pittore, hanno tessuto trama e ordito fino a costruire una piccola storia. Si sono immersi nel suo mondo iconografico per farne emergere un racconto che ha dato tempo e sviluppo alla pittura. Un mondo così silenzioso ha così trovato la sonorità.
L’incontro tra i corpi dei due attori e le immagini pittoriche avviene all’interno di un dispositivo scenografico che consente la realizzazione di figure ibride tra il reale e il fantastico. La videoproiezione è un terzo attore che dialoga con i corpi veri e crea suggestioni visive riuscendo a coniugare i due piani. Il ritmo e la musicalità del gesto in forma coreografica colmano ciò che manca alla pittura per essere teatro.
Nello spettacolo avvengono continui passaggi dalla realtà del quotidiano (data attraverso le scansioni ritmiche dei gesti) alla fantasia di evasione da esso che consente di entrare nel sogno dei desideri impossibili. Questi due mondi separati e paralleli, della realtà e del sogno appunto, si alternano sulla scena e finiscono per confondersi uno nell’altro, integrandosi tra loro fino a che non saranno più due mondi distinti, ma un unico momento che li contiene entrambi.
ideazione Michele Sambin, Flavia Bussolotto
con Flavia Bussolotto, Marco Tizianel
composizione ed esecuzione musiche Enzo Carpentieri, Kole Iaca, Michele Sambin
postproduzione suoni Davide Sambin Zara
video animazione Raffaella Rivi
immagini e scene Michele Sambin
costumi e foto Claudia Fabris
regia Michele Sambin
produzione TAM Teatromusica
tecniche: teatro di narrazione e video animazioni
età: dai 5 anni