Ricordi? racconta la storia di Marta e del suo papà. Dei piccoli gesti affettuosi e della cura che Marta gli riserva. Dei piccoli gesti affettuosi e della cura che il papà le riservava quando lei era piccola. Dei ricordi di una vita. Dei legami che i ricordi sono capaci di creare. E dei legami ancora più forti che si creano quando i ricordi, lentamente, svaniscono. Perché il papà di Marta ha un problema: fatica a ricordare le cose. Quelle più lontane nel tempo, ma anche quelle più vicine. Il mio papà non ricorda quasi niente. A volte, fa fatica persino a riconoscere chi gli sta intorno. E allora Marta ci prova, ci prova ad aiutare il suo papà a rimettere insieme pezzi di memoria. Ricordi? Marta compie vere e proprie “acrobazie” per aiutare il suo papà a ricordare; perché anche da lì, dalla possibilità di fissare per sempre nella memoria momenti importanti della vita, passa la forza dei sentimenti. Ecco allora come il circo si carica di senso: la fatica degli acrobati parla del contatto fisico e mentale e la giocoleria racconta la confusione del malato. Abbiamo provato a raccontare un tema difficile e doloroso, potenzialmente a rischio di retorica, come quello della perdita progressiva di memoria, attraverso il linguaggio del teatro-circo; un linguaggio che è in grado di rendere evidente la fatica della relazione, ma che insieme può donare leggerezza a un argomento apparentemente ostico e spiacevole.
di Caterina Bartoletti
con Clio Abbate e Giovanni Dispenza
regia Giovanni Dispenza
produzione Teatro dell'Argine