L'incontro fra l’arte teatrale, la lotta allo stigma, la percezione sociale della malattia mentale e la ricerca di innovazione nel campo della riabilitazione e dell’inclusione sociale hanno dato vita ad un coordinamento delle esperienze teatrali promosse dai Dipartimenti di Salute Mentale della Regione Emilia Romagna.
Attraverso il teatro è stato possibile iniziare un’importante azione che ha favorito la costruzione di un terreno comune e di co-progettazione fra ‘il sanitario’ e ‘il culturale’.
Gli Assessorati regionali - Cultura, Politiche Giovanili e Politiche per la Legalità e Politiche per la Salute - hanno creduto fortemente nella valorizzazione di questo progetto, l'hanno sostenuto riconoscendone l’importanza culturale e giungendo nel 2017 a sottoscrivere un protocollo di intesa.
Il teatro porta una testimonianza forte della possibilità delle persone di essere altro dal pregiudizio veicolato dalla malattia e lo fa pubblicamente mostrando il talento artistico e la capacità di coinvolgere il pubblico da parte di attori che hanno vissuto sulla propria pelle la sofferenza, trasformandola in potenzialità e possibilità di fare cultura. Il pubblico che partecipa agli spettacoli delle compagnie regionali è sempre più numeroso e realizza un nuovo senso di cittadinanza.
Le stagioni teatrali regionali ospitano le produzioni realizzate dalle compagnie come parte integrante della loro offerta artistica generando welfare culturale e integrazione comunitaria.
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