Oylem Goylem è lo spettacolo cult di Moni Ovadia, viene oggi ripreso per la stagione del trentennale, un vero e proprio fenomeno epocale che affascina ancora oggi dal suo debutto nel marzo 1993 al Teatro Vascello di Roma. Spettacolo che ha avuto il merito di rivelare agli italiani Moni Ovadia, un artista originale, unico nel suo genere, non solo in Italia, ma anche in tutto il panorama europeo, e ha inoltre reso familiare al pubblico italiano il mondo yiddish. Al centro vi sono, infatti, la lingua, la musica, e la cultura Yiddish, quell’inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno, la condizione universale dell’Ebreo errante. Lo spettacolo ha la forma classica del cabaret comunemente inteso, alterna brani musicali e canti a storielle, aneddoti, vivaci citazioni. Gli artisti danno vita a una rappresentazione basata sul ritmo, sull’autoironia, sull’alternanza continua di toni e di registri linguistici, dal canto alla musica, l’Orchestra si rifà alla tradizione della musica klezmer nell’incrocio di stili, nell’alternanza continua dei toni e degli umori che la pervadono, dal canto dolente della preghiera in sinagoga all’esplosiva festosità di canzoni e ballate composte per le occasioni liete.
Oylem Goylem è un esempio di come in uno spettacolo di centoventi minuti si possono fondere umorismo e tradizione, intelligenza colta e gusto popolare in una formula linguisticamente internazionale.
La filosofia umoristica che anima questo spettacolo è un potente antidoto contro violenze, intolleranze e razzismi vecchi e nuovi, è uno spettacolo che si vuole vedere e rivedere.
di e con Moni Ovadia
e con Moni Ovadia Stage Orchestra
Maurizio Deho’ violino
Giovanna Famulari violoncello
Paolo Rocca clarinetto
Albert Mihai fisarmonica
Marian Serban cymbalon
scene e costumi Elisa Savi
progetto sonoro Mauro Pagiaro
produzione Corvino Produzioni – CTB Centro Teatrale Bresciano