Lo spettacolo ha come unica protagonista l’attesa.
In scena sono rappresentati personaggi che vivono fuori dal mondo, in attesa di un possibile cambiamento, di una trasformazione: aspettano il tempo del gioco e della festa, e si vogliono abbandonare all’indugio e riappropriare della stanchezza e della noia.
Si tratta di figure abituate ad un quieto “non fare”, capaci di vedere e di stupirsi delle meraviglie del mondo, stanchi di inseguire sempre traguardi, mete, scopi (spesso fonti di dolore) e incapaci di agire.
“Andiamo” ripetono, “Andiamo”, ma non si muovono. Aspettano di vedere le cose in modo nuovo, di ritrovare l’essenza della vita umana.
In scena attori fuori dagli schemi, con fragilità psichiche, capaci di trasformare la fatica del vivere in poesia, che con sensibilità e creatività, tra verità e finzione, contendono lo spazio scenico alle convenzioni sociali.
liberamente tratto da Aspettando Godot di Samuel Beckett
regia Andreina Garella
ambientazione Mario Fontanini
musiche di scena Ailem Carvajal
progetto Festina Lente Teatro
in collaborazione con Regione Emilia Romagna / AUSL Dipartimento di Salute Mentale di Reggio Emilia, Scandiano / Fondazione I TEATRI di Reggio Emilia / Associazione Sostegno e Zucchero