Ti addormenti in treno, scendi al capolinea e quel capolinea è il niente. Lì ci sono due strani tipi che dicono di chiamarsi Nessuno. "Perfetto – pensi - dovevo andare a Faenza e invece sono in mezzo al niente in compagnia di nessuno". Ci sarebbe da ridere, ma il fatto è che in mezzo al niente non c'è niente davvero, il niente è un cielo senza cielo, una nebbia senza nebbia. Eppure, qualcuno arriva e ti parla, ma come può esserci qualcuno dove non c'è nessuno? Non è che quel qualcuno sei sempre tu, ovvero i tuoi pezzi mancanti, quelli che hai sepolto per non soffrire troppo o non soffrire più?
Un’occasione per guardare alla nostra esistenza ed alle relazioni che stabiliamo con gli altri attraverso un’ottica nuova, ribaltata e spaesante.
Grazie al Protocollo di Intesa “Teatro e Salute Mentale”, sottoscritto dagli Assessorati regionali alla Cultura, alle Politiche Giovanili, alle Politiche per la Legalità e alle Politiche per la Salute, si è costruito un terreno comune per la valorizzazione del Teatro, elemento di benessere psichico e, soprattutto, di crescita individuale e collettiva. Si tratta di una vera e propria stagione teatrale che intende promuovere le compagnie operanti nei diversi Dipartimenti di Salute Mentale della Regione Emilia-Romagna.
con Compagnia teatrale Tabù con gruppo polistrumentale Tambú
testi e regia Marco Zuffa
musiche Maurizio Lesmi
poesia di Maria Mancino
con Roberto Alfano, Andrea Bernabeo, Carmine Romano, Comincio Scarpati, Fabio Cultraro, Simona De Vincentis, Sergio Ennio, Paolo Ferri, Maria Mancino, Nicola Nanni, Franco Martini, Orlando Rana, Carmine Romano, Elisabetta Servello, Maurizio Slaverio, Giorgia Tampieri, Christian Tonelli, Loris Zardi