Una delle attività che rendono possibile la trasformazione nella vita dell’uomo sembrerebbe essere la creatività; il massimo di questa attività trova la sua manifestazione evidente nel gioco, e il gioco è soprattutto dei bambini. Un gioco che diventa però molto serio perché capace di indagare la natura dell’uomo, di descriverci gli stadi dell’evoluzione di una vita umana.
“Realtà e fantasia, Atene e la foresta incantata, Teseo e Oberon - afferma il regista - tutto nell’opera ci racconta di razionalità e magia, di pensiero e rituale, sempre su un doppio binario e soprattutto sempre attraverso il mezzo del gioco quasi infantile, del capriccio da bambini, delle paure dei bambini e soprattutto della capacità di giocare ad essere altro da sé che solo i bambini sembrano avere e che in realtà spesso è così desiderata anche dai grandi. Forse la strada che ci indica Shakespeare è quella di tornare in contatto con l’irrazionale, con il bambino che ognuno ha dentro di sé.”
Dopo il successo de La bisbetica domata, Andrea Chiodi torna a collaborare con il LAC firmando la regia di Sogno di una notte di mezza estate, uno dei testi più noti di Shakespeare.
La nuova produzione vede in scena un cast di quattordici attori, molti dei quali alla loro prima prova importante.
di William Shakespeare
traduzione e adattamento Angela Dematté
regia Andrea Chiodi
con (in ordine alfabetico) Giuseppe Aceto, Alfonso De Vreese, Giulia Heathfield Di Renzi, Caterina Filograno, Igor Horvat, Jonathan Lazzini, Sebastian Luque Herrera, Alberto Marcello, Marco Mavaracchio, Cristiano Moioli, Alberto Pirazzini, Emilia Tiburzi, Anahì Traversi, Beatrice Verzotti
produzione LAC Lugano Arte e Cultura
co-produzione CTB - Centro Teatrale Bresciano, Centro D'arte Contemporanea Teatro Carcano, Fondazione Atlantide - Teatro Stabile di Verona