Caterina e Nicola sono due adolescenti di oggi alle prese con le domande, le insicurezze, il senso di inadeguatezza e spaesamento tipici dell’adolescenza, al quale si affianca e interferisce il mondo virtuale.
I due frequentano la stessa scuola, ma non si sono mai incontrati. La narrazione inizia da due punti distinti, le loro stanze, per poi proseguire nei loro vissuti come linee parallele e speculari che si sfiorano nella realtà, per poi a poco a poco incontrarsi nel mondo virtuale. Linee che creano nuove “geometrie” dove i personaggi si troveranno rinchiusi in modelli sempre più stretti e scomodi. Le loro storie si sviluppano sperimentando i primi sentimenti e confronti tra amici e coetanei, dove gli intrecci si fanno sempre più fitti, le situazioni scomode si complicano.
Ogni personaggio che attraversa la storia entra in scena con il proprio corpo, le proprie emozioni, le paure, e ognuno con un’esperienza diversa alle spalle, ma tutti uniti da un denominatore comune: la fragilità. Una fragilità che accomuna l’adolescenza e l’essere umano in quanto tale e che, se accettata, può diventare qualcos’altro.
Grazie a due figure adulte ironiche e profonde – la nonna di Caterina e lo zio di Nicola – i due protagonisti riusciranno a trovare nelle loro fragilità i punti di forza per uscire da quelle geometrie opprimenti e cercare una loro “forma”.
produzione La Baracca – Testoni Ragazzi
testo Margherita Molinazzi
con Matteo Bergonzoni, Margherita Molinazzi
coordinamento drammaturgico e collaborazione alla messa in scena Guido Castiglia
progetto luci Giada Ciccolini, Matteo Bergonzoni
esecuzione luci Giada Ciccolini
oggetti di scena Fabio Galanti
costumi Tanja Eick
genere teatro d’attore
età consigliata dagli 11 ai 15 anni