Ai piedi dei Carpazi, vicino all’antico confine fra la Transilvania e la Valacchia, sorgeva un castello abitato da un conte. Egli può apparire dove e quando vuole, ma entro certi limiti, come d’altronde comanda la sua legge. Possiede un infinito potere che varca i confini del tempo ma non dello spazio, perché sebbene non appartenga alla natura, alle leggi sue si deve attenere e il suo potere cessa con il sorgere del sole. In un certo qual modo il conte ha un piano di conquista, perché la sua sete di sangue è un desiderio di possessione carnale. Per questo vuole andarsene dal suo castello, alla ricerca di un luogo più popolato, laddove i corpi e le anime vivano ancor più in promiscuità. Ma nonostante il suo immenso potere gli è consentito attraversare le acque soltanto al calare o al sorgere delle maree. Ha dunque bisogno che un battello trasporti la sua cassa piena di terra attraverso il mare...
Ingresso riservato a 25 spettatori per replica
Prenotazone obbligatoria
regia Marco Cantori e Diego Cevoli
con Marco Cantori
video Diego Gavioli
scenografie Nives Storci
dipinto di scena Denis Riva
tecnica Filippo Boschetti
contributo musicale Selene Recca
voce del bambino Emanuele Cassani
voci fuori campo S. Benetti, A. Lugli, M. Manfredi, D. Paganelli
produzione Teatro Perdavvero