Come una carezza fuggevole ma che lascia il segno! La musica racchiusa da questo programma con gli Archi de La Toscanini e Mihaela Costea richiama una simile sensazione.
Denominatore comune un intimo tributo alla musica di Mozart “piena di divina bellezza”. Così Čajkovskij, attraverso la Serenata op.48, mentre si rivela, incanta. Similmente procede anche Britten con la Simple Symphony le cui note, ignorando le asprezze, rivelano un animo dolce ma senza affettazione. Tra queste composizioni più articolate troviamo due piccoli gioielli: Lyrisches di Max Reger, che allude a una sorta d’abbandono dall’inizio alla fine, passando per il nobile ‘solo’ di violoncello. Mentre dell’Andante religioso Méditation da Thaïs di Massenet è solista il violino che intona una melodia di rara purezza, tesa a comunicare l’inesprimibile.
Nel loro complesso i brani del programma, pur pervasi da un senso di pace, trasmettono tuttavia indeterminatezza perché sono musiche che scavano dentro: chiedono di staccarci dalla realtà materiale, cosa che, almeno un poco, rende timorosi.
Mihaela Costea violino solista e concertatore
e con gli Archi de La Toscanini
musiche di Reger, Čajkovskij, Massenet, Britten