Alekos Panagulis, rivoluzionario e poeta greco incarcerato per un attentato al dittatore Papadopoulos e poi liberato grazie ad un forte movimento internazionale, incontra Oriana Fallaci per un’intervista: restano allacciati, fra discussioni, lotte per la libertà, allegria, solitudini e speranze, fino alla morte di lui per un misterioso incidente nel 1976, e anche oltre, attraverso i libri di Oriana che, come lui, trasforma il dolore in scrittura per la memoria di tutti. Alla loro storia si ispira questo melologo dalle molte anime.
Alekos trova nella poesia una cura per resistere alla violenza della tirannia e del carcere; Oriana fa del suo lutto un libro. Irriducibili, spesso isolati e solitari, mai vinti nella vitalità e nell’energia, trasformano il dolore in scrittura, memoria di tutti, un tesoro al quale attingere quando manca il coraggio.
Elena Bucci: «Proverò a raccontare con le mie povere parole di lei e di lui, di quell’epoca, di quella terra e della mia, dell’entusiasmo per alcuni artisti che vissero l’orrore della dittatura senza piegarsi».
un progetto di musica e teatro ispirato alle vite e alle opere di Oriana Fallaci e di Aléxandros Panagulis
elaborazione drammaturgica, regia e interpretazione Elena Bucci
musica in playback di Luigi Ceccarelli
con registrazioni di Michele Rabbia e Paolo Ravaglia
si ringrazia per l’ospitalità il Teatro Comunale di Russi
produzione, Le belle bandiere, Ravenna Festival, Fondazione Campania dei Festival / Campania Teatro Festival, TPE Teatro Piemonte Europa
produzione musicale Edison Studio, Roma
con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Comune di Russi