Tano, un uomo ai margini, un disabile mentale, debole, indifeso, fragile, da maneggiare con cura, è il protagonista di un flusso narrativo poliedrico e caleidoscopico, ricco di analessi e slittamenti spaziali e tematici.
È la storia della gratuità del male insensato, immotivato che sempre più spesso si manifesta senza un logico perché e che questo racconto non spiega, ma denuncia in tutta la sua crudezza.
Senza alcuna ragione razionale infatti Tano viene pestato a morte da alcuni agenti.
Uno spettacolo che porta a riflettere su quel meccanismo che va al di là della casualità della sfortuna, dell’intreccio del destino che ti fa collocare nel posto sbagliato al momento sbagliato e chiedersi come mai gli esseri umani arrivano a essere così terribilmente persecutori rispetto a qualcuno che è inerme.
Con Una notte sbagliata, Marco Baliani continua il suo personale percorso alla scoperta del teatro di post-narrazione, in cui li linguaggio orale del racconto non riesce più a dispiegarsi linearmente frantumandosi, producendo loop verbali e temporali che si ripercuotono sull’intero spettacolo.
di e con Marco Baliani
regia Maria Maglietta
scene, luci, video Lucio Diana
paesaggi sonori Mirto Baliani
costumi Stefania Cempini
disegni Marco Baliani
produzione Marche Teatro