Il testo di Shakespeare dialoga con cupi fatti di cronaca, dalla follia di Olindo e Rosa all’omicidio di Filippo Felici, ucciso a sangue freddo dopo un festino, senza un movente apparente. E il monologo finale di Macbeth si prolunga nelle parole che pronunciò davanti alla Corte il feroce serial killer Carl Panzram: «Mentre mi stavate processando, io stavo processando voi a mia volta. E vi ho giudicato colpevoli. Ritengo che l’intera razza umana debba essere sterminata. Io ho fatto il mio dovere. Ora fate il vostro.»
La vicenda di Macbeth e Lady Macbeth si intreccia quindi con le testimonianze vere dei crimini. La tragedia più buia e gravida di sangue di Shakespeare è nostra contemporanea, perché sempre contemporanei (e oscuri) sono i nostri demoni interiori.
di Francesco Niccolini
regia Vetrano e Randisi
drammaturgia e interpretazione Enzo Vetrano, Stefano Randisi, Giovanni Moschella, Raffaella d’Avella
scene e costumi Mela Dell’Erba
luci Max Mugnai
produzione Arca Azzurra