Uno sfogo, una confessione, un monologo danzato, parlato, urlato.
Una riflessione sulla crisi esistenziale e artistica di una coreografa/danzatrice durante e dopo la pandemia. Tra disperazione ed ironia, un racconto tragicomico, poetico e autobiografico che parte dal quotidiano per sollevare lo sguardo verso un nuovo inizio. È una danza che fa venire voglia di danzare quella di Cristiana Morganti, complice l’esplosione di energia che fa seguito alla catarsi di questa confessione aperta, sincera, sofferente ma di un dolore mai autocompiaciuto, anzi immediatamente lenito dalla risata, anche di sé, con il pubblico. Lo spettacolo non va spiegato, sembra dire Cristiana Morganti: meglio godersi il viaggio, esattamente come nella vita.
coreografia, drammaturgia e interpretazione Cristiana Morganti
regia Cristiana Morganti e Gloria Paris
disegno luci Laurent P. Berger
creazione video Connie Prantera
datore luci Matteo Mattioli
audio/video Alessandro Di Frai
una produzione di ATP Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale in coproduzione con Fondazione I Teatri - Reggio Emilia, Théâtre de la Ville - Paris, MA scène nationale-Pays de Montbéliard e con il sostegno di Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento
distribuzione per l’Italia Roberta Righi
international management Aldo Grompone