Lo spettacolo prende vita da alcune riflessioni sulla giustizia e le sue declinazioni che emergono dalle vicende di Antigone: la Legge del sovrano, che si compie inderogabile per mantenere l'ordine nella città, ma che si contrappone alla morale e alle leggi non scritte.
Questa polarità rischia di portare con sé un appiattimento dei valori e la sistematica disattenzione nei confronti della singolarità degli individui, fagocitati da un sistema spesso esclusivo che li restituisce piccoli e insignificanti come granelli di "polvere della storia".
La ricerca dello spettacolo nasce dal presupposto che il popolo è costituito da individui molto diversi tra loro, che necessitano di essere trattati con uguaglianza e specificità allo stesso tempo, ricevendo ciò che gli è veramente dovuto. La legge, infatti, non sempre coincide con la giustizia, e seguire la legge non sempre rende le persone “giuste”.
compagnia I Fuali
a cura di Associazione Insieme a noi
regia Francesca Iacoviello e Lisa Severo
scrittura scenica Francesca Iacoviello e Lisa Severo
in scena Marco Bellocchio, Haisam Barakat, Flavia Brunella, Roberto Cadalora, Andrea Esposti, Nicla Frare, Giuseppina Villa, Alexandra Ludwiczak, Matteo Manfredini, Alessandro Pagani, Tatiana Preti