Il Padre Selvaggio è una sceneggiatura scritta da Pier Paolo Pasolini nel 1962 e pubblicata postuma nell’anno della sua morte. La sua libertà di pensiero spaventò i produttori e il film non venne mai realizzato. Balletto Civile ne ricava un oggetto coreografico con un giovane performer di talento incontrato nel lavoro sul territorio modenese: una messinscena danzata, una vertigine tra opera letteraria e teatro fisico. Lo spettacolo ci riporta alla storia di Davidson, un ragazzo nero sensibile e acuto proveniente da una tribù dell’Africa, che incontra un insegnante progressista e tormentato – una figura di frontiera, alter ego dello stesso Pasolini – che cerca di dare ai suoi allievi un’istruzione moderna e anticolonialista. Quest’opera sospesa racconta soprattutto il conflitto tra l’insegnante e Davidson, diffidente alle novità di metodo e di cultura del nuovo docente. Il cuore del contrasto è il dilemma del rapporto tra bianchi e neri, il problema della libertà e della democrazia, della tensione verso l’altro.
liberamente tratto dalla sceneggiatura Il Padre Selvaggio di Pier Paolo Pasolini
concept e drammaturgia Maurizio Camilli
coreografia Michela Lucenti
con Maurizio Camilli e Confident Frank
disegno luci Vincenzo De Angelis
disegno sonoro Andrea Gianessi
assistente alla regia Ambra Chiarello
assistente alla coreografia Francesco Collavino
produzione Balletto Civile, in collaborazione con ERT / Teatro Nazionale / focus CARNE
con il sostegno di ATER Fondazione (Modena), ICK (Amsterdam), Ministero della Cultura