Lucilla Giagnoni percorre un affascinante ed evocativo viaggio alle origini degli archetipi di femminile e maschile nell’ultimo capitolo della sua Trilogia dell’Umanità, un viaggio attraverso la storia del pensiero umano.
“Femminile” e “Maschile” sono due archetipi, cioè stanno alle origini di ogni pensiero conscio e inconscio: quello maschile, del guerriero, come forza del fare, del lottare e quello femminile, capace di creare connessioni e relazioni. Una forza collettiva, resiliente, accogliente. Negli ultimi millenni queste due forze sono state messe in contrapposizione, facendo sì che il “Maschile” soffocasse sempre più il “Femminile”, creando una condizione patologica, votata alla distruzione e spacciata per inevitabile e connaturata all’essere umano.
Una risposta a questa condizione irrisolta, come afferma l’autrice, sta nel desiderio che “le Generazioni, cioè la Storia, cioè il nostro agire, dovranno d’ora in poi riconoscere tutto questo. Solo se dalla Terra riemergerà il “Femminile”, ci sarà una possibilità per tutti di futura convivenza, non solo nella sopravvivenza, ma nella beatitudine, cioè nella felicità.”
di e con Lucilla Giagnoni
collaborazione ai testi Maria Rosa Pantè
musiche Paolo Pizzimenti
luci e video Massimo Violato
assistente alla regia Daniela Falconi
produzione Centro Teatrale Bresciano TPE – Teatro Piemonte Europa