Veronica Pivetti, moderna Mary Shelley ci racconta, grazie a bizzarre teorie della scienza e della medicina, l’unico, vero Frankenstein della storia moderna: la donna.
“Come stanno le cose riguardo ai sessi? Un vecchio proverbio suggerisce: capelli lunghi, cervello corto”. Esordisce così Paul Julius Moebius - assistente di neurologia a Lipsia - nel piccolo compendio L’inferiorità mentale della donna scritto nel 1900, opportunamente definito un evergreen del pensiero reazionario. Secondo Moebius le signore sono sprovviste di giudizi propri e se pretendono di pensare sono moleste, “la riflessione non fa che renderle peggiori”. A queste dichiarazioni fa eco Cesare Lombroso: le donne mentono e spesso uccidono, lo dicono i proverbi di tutte le regioni.
Con questo spettacolo, impreziosito dall’ironia e da episodi personali della protagonista, si scandaglia l’acme della cultura maschilista e si ricorda, con le parole di Lombroso, che “il maschio è una femmina più perfetta”.
ispirato al trattato di Paul Julius Moebius
con Veronica Pivetti
di Giovanna Gra
con Anselmo Luisi
colonna sonora Alessandro Nidi
costumi Nicolao Atelier Venezia
luci Eva Bruno
regia Gra&Mramor
produzione a.ArtistiAssociati in collaborazione con Pigra srl