Capolavoro scritto da Genet nel 1947, il testo è un perfetto congegno metateatrale: liberamente ispirato a un fatto di cronaca che scosse l’opinione pubblica francese negli anni Trenta, nelle parole di Jean-Paul Sartre Le serve è «uno straordinario esempio di continuo ribaltamento tra essere e apparire, tra immaginario e realtà».
Protagoniste della vicenda sono due sorelle, che vivono un rapporto di amore e odio nei confronti della loro padrona, l’elegante “Signora” e ogni sera allestiscono un rituale in cui, a turno, la interpretano e la uccidono. Un crudele gioco delle parti che la regista, anche autrice dell’adattamento, descrive come «una fallimentare ripetizione magica, il riflesso deformato del mondo dei padroni, che le serve adorano, imitano, disprezzano».
In questo allestimento, che traspone la vicenda in una città contemporanea, risuonano forti i temi del potere, del genere e delle disuguaglianze.
di Jean Genet
con Eva Robin’s, Beatrice Vecchione, Matilde Vigna
regia e adattamento Veronica Cruciani
traduzione Monica Capuani
scene Paola Villani
costumi Erika Carretta
drammaturgia sonora John Cascone
co-produzione CMC / Nidodiragno, ERT / Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Bolzano