Uno spettacolo totalmente nuovo: emozionante come un concerto, interessante come una conferenza, coinvolgente come un dramma teatrale. Sul palcoscenico c’è un uomo solo, ma sembrano tre: Ferrari suona il pianoforte da concertista, racconta e spiega da musicologo, si muove e incanta il pubblico da attore. Ogni serata è dedicata a un singolo pezzo, suonato al pianoforte all’inizio e alla fine dello spettacolo. Nel mezzo non c’è tregua: dal primo istante un pezzo di musica diventa un mondo da ascoltare, abitare, capire e gustare come non avremmo mai sperato di fare.
Questa è la volta dei Preludi di Gershwin, che fondono il senso della forma della tradizione classica, con la verve trascinante del jazz. Il pianoforte diviene il palcoscenico di uno straordinario spettacolo di varietà, in cui si avvicendano musical, blues e jazz delle origini con ritmo mozzafiato. I preludi di Gershwin sono brillanti ma corposi, esteriori eppure meditati, racchiudono la nobiltà di un’opera d’arte e l’impatto fisico della grande musica da ballo.
Emanuele Ferrari pianoforte e percorso artistico