La perdita ambigua, un termine della letteratura inglese, descrive il dolore dei familiari di persone scomparse quando non c'è un corpo per confermarne la morte. Questo lutto, difficilmente elaborabile, si accompagna a vuoti normativi e inadempienze istituzionali, aggravando la ricerca di risposte. In questo contesto, il Labanof dell'Università degli Studi di Milano, guidato da Cristina Cattaneo, si impegna a restituire storie e identità ai defunti attraverso l'analisi forense. Concentrandosi sui naufragi nel Mediterraneo, il Labanof ha condotto autopsie e identificazioni per alleviare la sofferenza dei familiari.
Il lavoro del Labanof viene descritto nel libro Naufraghi senza volto, dal quale Il teatro della Cooperativa ha tratto e portato sul palco uno spettacolo teatrale che racconta il dramma dei naufragi nel Mediterraneo dalla prospettiva di chi lavora per restituire dignità ai profughi morti in mare.
lettura teatrale di Renato Sarti
tratta da Naufraghi senza volto di Cristina Cattaneo
con Laura Curino e Renato Sarti
regia Renato Sarti
video e immagini Mattia Colombo, Jacopo Loiodice, Valentina Cicogna
musiche Carlo Boccadoro
produzione Teatro della Cooperativa